Corte Valenti

Non si conosce la data di costruzione della Corte Valenti. Il primo documento che testimonia la sua presenza è del 1732, anno in cui questo edificio era posseduto da monaci certosini di Garegnano, che l’utilizzavano sia quale centro delle loro attività agricole, sia come casa per ospizio e per oratorio privato.  Presenta tuttora un caratteristico arco d’ingresso che una volta sovrastava il portone del convento.

E’ composta da una costruzione  rettagolare con cortile interno  ed un ampio parco secolare sul retro.

Al centro del cortile era collocato un pozzo in marmo , con altorilievi raffiguranti teste di leone e volti femminili e un portante in ferro battuto per l’aggancio del secchio. Corte  Valenti prende il nome dal suo proprietario , l’Avvcato Angelo Valenti , prima di divenire di proprietà pubblica. Ospita , infatti, dal 1989 la Biblioteca Comunale  ed è il centro culturale della Città.

In Corte Valenti sono esposte opere di autori contemporanei: quadri di Ambrogio Allievi, Luisa Montini, Massimo Colciago, Angelo Martineghi; sculture di Vincenzo Cattaneo, Corrado Caviglia e Mario Nava;  inoltre alcune opere permanenti sono state collocate in  occasione di Sentieri dell´Arte – Festival di arte contemporanea: in cortile si può ammirare  “Mosaico per Corte Valenti – Fiorire (di Luana Trapè) e Senza Titolo (di Giovanni Ercoli) realizzato con Le Murrine di Venezia, 2003 e “Di tutto rimane un poco” del portoghese    Josè Barrias, 2004, l’ istallazione che occupa la parete della sala studio al primo piano.