Garbagnate Centro
Il Monumento all´Arma dei Carabinieri è stato inaugurato il 31 ottobre 2004 dall´Amministrazione Comunale alla presenza della Fanfara dei Carabinieri e di importanti delle Autorità Civili, Militari e Religiose.
Bassorilievo realizzato in bronzo e cemento dalla Scultrice Elena Vincezi, il Monumento è stato dedicato all´Arma dei Carabinieri e ispirato a Salvo d´Acquisto, medaglia d´oro al Valore Militare, per aver offerto la sua vita, nel 1943, in cambio della libertà di 22 italiani in ostaggio dei tedeschi.
Collocato in Largo Salvo d´Acquisto, l´opera vuole celebrare le prove di coraggio, di altruismo, di solidarietà, di competenza e di rigore dell´Arma dei Carabinieri sia in Italia sia nelle missioni di pace all´estero e ricordare quanti sono morti compiendo il proprio dovere.
Il Progetto del Monumento, vincitore del “Concorso Nazionale Idee per un Monumento all´Arma dei Carabinieri” destinato ai giovani artisti di età compresa tra i 25 e i 40 anni “è nato dall´intento di fornire un´immagine significativa dell´Arma dei Carabinieri e del legame che la collega storicamente al popolo italiano” – Elena Vincenzi, cit.
Bassorilievo realizzato in bronzo e cemento dalla Scultrice Elena Vincezi, il Monumento è stato dedicato all´Arma dei Carabinieri e ispirato a Salvo d´Acquisto, medaglia d´oro al Valore Militare, per aver offerto la sua vita, nel 1943, in cambio della libertà di 22 italiani in ostaggio dei tedeschi.
Collocato in Largo Salvo d´Acquisto, l´opera vuole celebrare le prove di coraggio, di altruismo, di solidarietà, di competenza e di rigore dell´Arma dei Carabinieri sia in Italia sia nelle missioni di pace all´estero e ricordare quanti sono morti compiendo il proprio dovere.
Il Progetto del Monumento, vincitore del “Concorso Nazionale Idee per un Monumento all´Arma dei Carabinieri” destinato ai giovani artisti di età compresa tra i 25 e i 40 anni “è nato dall´intento di fornire un´immagine significativa dell´Arma dei Carabinieri e del legame che la collega storicamente al popolo italiano” – Elena Vincenzi, cit.