Asili Nido: resoconto della ripartenza
‘Entusiasmo’ è la parola che meglio descrive come le educatrici abbiano accolto i bimbi degli asili nido, alla ripartenza, il primo di Settembre. Tanti mesi lontani, difficili per tutti.
Ora però la quarantena è alle spalle: le strutture di Villa Sicilia, di Via Bolzano e l’Abibò a Bariana hanno riaperto le porte ai bambini che avevano già frequentato il nido (mentre per i nuovi arrivati, l’inserimento avverrà nei prossimi giorni, come da prassi).
La novità, naturalmente, risiede nell’organizzazione sul piano sanitario.
Oltre alla sanificazione ed alla igienizzazione delle strutture, ed alle ormai consuete precauzioni, i genitori sono stati accolti all’esterno, dove hanno preso visione e firmato il protocollo sulla sicurezza, ed hanno dovuto produrre una autocertificazione sullo stato di salute loro, e dei loro figli.
Grande attenzione, inoltre, è stata prestata all’accoglienza e all’aspetto psicologico dei bimbi: ritornare in asilo a distanza di così tanti mesi, di fatto, è come dover gestire un nuovo inserimento.
Entrambi gli aspetti sono stati seguiti in prima persona dall’Assessore all’Istruzione, la Dott.ssa Travagliati: “Come Comune, abbiamo posto in evidenza sia gli aspetti educativi, che quelli pratici delle famiglie: ovvero, garantire a mamme e papà un ambiente protetto in cui lasciare i figli, quando vanno a lavorare. Un problema molto sentito durante il lockdown, ma di certo non ancora superato.
Siamo tra i primi a riaprire ora, e siamo stati gli unici a rimanere aperti ad Agosto, come parte del progetto dei Centri Estivi, oltretutto facendo sì che i bimbi trovassero le loro educatrici, quelle che hanno imparato a conoscere nei mesi precedenti.
Queste scelte politiche vanno in scia alle nuove graduatorie di accesso al Servizio, che danno priorità alle famiglie con genitori che lavorano, e che quindi non sanno a chi lasciare i figli”.
Soddisfatto anche il Sindaco Barletta: “Ringrazio i genitori che ci hanno aiutato a gestire al meglio questo inizio di anno tutt’altro che banale. Scuola, famiglia e Comune sono i tre pilastri su cui si poggia ogni progetto educativo e formativo, a qualsiasi livello.
Sulla sicurezza e sugli accorgimenti per contrastare la diffusione del contagio, stiamo lavorando con metodo, progettualità e scrupolo”.
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